OpenAi, fondazione che si occupa di intelligenza artificiale, creata nel 2015 da investitori della Silicon Valley (tra questi anche Elon Musk), ha reso disponibile un nuovo modello di chatbot, ChatGPT.
ChatGpt ha la capacità di comprendere il linguaggio umano e intrattenere conversazioni anche molto complesse.
In una sola settimana, è stata provata da oltre 1 milione di utenti visitando il sito chat.openai.com. ChatGpt si basa su campioni di testi presi da internet (libri, pagine web e articoli di giornale) per velocizzare l’ottenimento di risposte su temi di ogni genere.
Una preoccupazione per giganti come Google, qualora un’iniziativa del genere si trasformi un domani in un’app completa, che renderebbe la ricerca web obsoleta. ChatGpt però non è priva di errori. Stack Overflow, uno tra i siti più usati dai programmatori, ha messo al bando il progetto, considerando fuorvianti le risposte generate da chi cerca soluzioni per la scrittura di codice.
“Il problema principale è che le indicazioni prodotte da ChatGpt hanno un alto tasso di errori, anche se in genere sembrano buone” afferma Stack Overflow in un post. Secondo OpenAi, il progetto “può occasionalmente generare informazioni errate e produrre istruzioni dannose o contenuti distorti. Inoltre, ha una conoscenza limitata di quello che è successo dopo il 2021”. Per utilizzare ChatGpt è sufficiente registrare un account sul sito di OpenAi oppure effettuare l’accesso con un profilo Google o Microsoft.
Si vedono fin da subito i primi risultati dell’investimento di Microsoft in ChatGPT. Il colosso di Redmond, infatti, sta sviluppando le prime applicazioni per il suo programma di lavoro collaborativo Teams, che ha assunto un ruolo davvero molto importante per lo smart working durante la pandemia. Con questa nuova versione, l’app comprende il motore di apprendimento Gpt-3.5 (lo stesso del chatbot ChatGPT) con la possibilità di ottenere delle trascrizioni automatiche e sintetiche della discussione in una riunione, così come le traduzioni dal vivo in sottotitoli per le lingue diverse dalla propria.
Tutte queste nuove funzionalità fanno parte del pacchetto Premium (a pagamento). L’algoritmo alla base può generare in automatico appunti e note anche se l’utente non si trova in riunione in quel momento oppure si è scollegato anticipatamente, inoltrando successivamente il documento via email. Il testo scritto dall’intelligenza artificiale comprende la trascrizione completa della videoconferenza e gli interventi di ogni singolo utente, ordinandoli per capitoli e argomenti. La maggior parte delle funzioni sono già disponibili, altre invece verranno aggiunte successivamente.

Valentina Giorgio